Preistoria
Gravellona Lomellina sorge su un terrazzo fluviale sulla sponda destra del torrente Terdoppio che gironzolava con meandri paludosi.
Periodo rinascimentale
Il Duca di Milano fa deviare su Vigevano le acque del Terdoppio. La depressione valliva del vecchio corso d'acqua viene bonificata. Scompare l'immensa foresta che la ricopriva.
'800/'900
Questa zona ( che è quella del nostro Parco ) viene livellata a marcita e poi a risaia.
1993 e...
L'amministrazione comunale progetta di realizzare il Parco dei Tre Laghi. Passano circa 10 anni per avere i permessi per scavare i laghi. Il Comune intanto compra, poco alla volta, i terreni e pianta gli alberi ( circa 7000 ) con l'aiuto di volontari.
2000
Lavori di drenaggio per bonificare i terreni e permettere percorsi carrabili.
2002-2003
Si scava la palude e si innalzano le prime colline.
2004-2005
Si scavano i tre laghi e si costruisce una collina a forma di teatro greco, possibile futura sede di spettacoli o eventi musicali.
2005
Un privato dona il passaggio pedonale a fianco al mulino.
2006
Nasce il bar ristorante e la zone pic-nic. Nidificano i primi animali selvatici; si fa il piccolo zoo agricolo degli Amici del Parco; viene fatto il regolamento per la pesca.
2007
Zona giochi per bambini.
2008
Portico dei pensionati.
2009
Ponticello ciclo pedonale.
2010
Dolmen e Cromlech.
2010-2011
Il Parco cresce di altri 37.000 m2, totale circa 232.000. Gravellona viene premiata al concorso La città per il verde.
Nel 1993 l'Amministrazione Comunale progettò il Parco , sono stati necessari circa 10 anni per ottenere tutti i permessi necessari.
Poi laghi, colline, prati e boschi comparvero sui terreni che il Comune acquistava, uno per uno, investendo nel verde pubblico il denaro proveniente dall'edilizia.
Gli alberi (per lo più specie vegetali dell'antica foresta di pianura) venivano piantumati da volontari. L'acqua dei laghetti, profondi circa 5 metri, é sorgiva. Parte del materiale derivante dagli scavi é stato venduto, il rimanente ha formato le colline. La natura ha subito riconquistato questi terreni ex-agricoli, la cui superficie totale (acque comprese) si aggira attorno ai 240.000 mq. La manutenzione e la custodia del Parco &ecute; affidata a personale comunale e ad un gruppo di volontari, gli Amici del Parco, che sono l'anima di questa oasi e che continuano, con cura, a migliorare.
E prima cosa c'era?
Prima era la valle del torrente Terdoppio, che gironzolava coi suoi meandri paludosi e che il Duca di Milano Ludovico il Moro, verso la fine del '400, aveva fatto deviare verso Vigevano. L'avvallamento, bonificato poco alla volta, era stato livellato per le marcite, poi é stato coltivato a risaia, guadagnando terreno per i campi dalla foresta primitiva e dalle paludi.
E prima?
Nel medioevo Gravellona era un villaggio con una pieve romanica, un battistero, un piccolo castello (ora scomparso), una roggia ed un mulino (adesso rimaneggiato ma rimasto fino ad oggi).
E prima ancora?
Gravellona era una radura con un piccolo villaggio celtico: grava in lingua celtica indicava la ghiaia, presente sulla riva di destra del torrente Terdoppio.
E prima ancora?
Tutto era una immensa, grossissima, foresta di alberi, continua dal Monviso al mare Adriatico.